domenica 7 aprile 2019

SOCIOLOGIA


VILFREDO PARETO

Vilfredo Pareto ha svolto delle ricerche sui fattori che rendono non-logiche la maggior parte delle azioni umane consentono una migliore comprensione sociologica dell’agire sociale e di quello politico.

L'AZIONE LOGICA
Quando l'individuo sceglie il mezzo giusto per ottenere il fine desiderato, il mezzo deve consentire di raggiungere il fine col dispendio minore. 
Quelle non logiche è quando si usa un mezzo meno adatto.

L'ELITE
Secondo V.Pareto l'essere umano è prevalentamente irrazionale, coloro che riescono ad agire in maniera logica ottengono un vantaggio.
La capacità di utilizzare logicamente le azioni non logiche è ciò che Pareto contraddistingue come élite.

PSICOLOGIA

I GIOVANI ADULTI
A CASA SEMPRE PIU' A LUNGO
Nella fascia d'età che va dai 19 ai 28 anni i giovani adulti sperimentano una prolungata convivenza con i propri genitori. La comprensione a questo fenomeno è riconducibile sia a cause di ordine strutturale sia ad aspetti di carattere culturale. Questo fenomeno può causare la dipendenza dei figli dai genitori e la difficoltà dei genitori a separarsi dai figli.

...E SEMPRE PIU' NEET
Il fenomeno dell'adolescenza lunga si intreccia con una condizione giovanile identificata con l'acronimo NEET, ovvero ne istruzione, ne lavoro o formazione. Circa 2 milioni di giovani adulti non possono provvedere a se stessi economicamente e mancato di requisiti per avere un'occupazione stabile. La mancanza di autonomia sfavorisce la motivazione a ricercare lavoro perché genera sfiducia nelle proprie capacità.
 
UNA NUOVA CATEGORIA SOCIALE: I SINGLE
Nei nostri tempi è crescente il numero di persone che vivono sole: i single. In passato l'essere single era sinonimo di fragilità in quanto non c'era un matrimonio e una famiglia. Adesso vivere da soli è diventata una realtà comunemente accettata.


 
LA SINDROME DI PETER PAN
Con la sindrome di Peter Pan si intende il gruppo di adulti che mancano di autonomia. Questi giovani adulti sembra non vogliano crescere e sono legati all'essere bambini. Sono privi di una propria progettualità di vita in quanto vivono ancora con i genitori. Anche chi ha famiglia però può avere la sindrome di Peter Pan perché vuole preservare la giovinezza. Quindi è importante che i figli vengano educati all'autonomia per accrescere la propria autonomia.

PSICOLOGIA

LE TEORIE DELLO SVILUPPO DI FREUD ED ERIKSON
LA VITA, TRA SFIDE E PASSAGGI
Lo sviluppo è esteso all'intera durata della vita di un individuo, che nel suo percorso affronta una serie di sfide e attraversa vari passaggi. In ogni transizione il soggetto porta con se i propri vissuti e le proprie esperienze che vengono poi utilizzati per risolvere le sfide che la vita gli propone. Le teorie dello sviluppo che hanno avuto una rilevanza particolare sono quella di Freud e quella di Erikson.

FREUD: LE FASI PSICOSESSUALI DELLO SVILUPPO 

Secondo Sigmund Freud lo sviluppo del bambino è rappresentabile come un continuo superamento di "sfide". Allo scopo di interpretare l'origine e l'evoluzione di tale processo evolutivo egli ha descritto come, attraverso le fasi dello sviluppo psicosessuale, il bambino si cimenti con il conflitto che si viene a creare tra i propri desideri e le richieste sociali.
Se il bambino riesce a controllare queste fasi, si avvia verso uno sviluppo psicologicamente armonico; in caso contrario si verificano delle fissazioni, che in seguito possono provocare l'insorgere di possibili nevrosi, ossia la libido si può fissare su oggetti e zone erogene.

Le fasi sono:
-DALLA NASCITA AD UN ANNO CIRCA: fase orale (il bambino trae piacere dalla zona della bocca e la suzione è l'attività centrale;
-1/3 ANNI CIRCA: fase anale (il bambino trae piacere dalla zona intorno all'ano; le attività più interessanti sono espellere e trattenere);
-3/6 ANNI CIRCA: fase fallica (l'attenzione per i bambini di entrambi i sessi è concentrata sul pene, si verificano le prime attività di autoerotismo. In questo periodo ha luogo il complesso edipico);
-7/11 ANNI CIRCA: latenza (i bisogni sessuali apparentemente si sopiscono momentaneamente e i bambini dirigono l'energia psichica in attività sociali);
-ADOLESCENZA/ETA' ADULTA: fase genitale (nella pubertà si risvegliano le pulsioni sessuali; i genitali sono la fonte di sensazioni piacevoli. Si sviluppa la sessualità genitale adulta, la ricerca della soddisfazione sessuale avviene attraverso rapporti eterosessuali).

ERISKSON: LO SVILUPPO PSICOSOCIALE
Lo psicoanalista statunitense Erik H. Erikson individua una serie di crisi che si possono manifestare nel corso della vita. L'individuo è chiamato ad affrontare questi periodi critici in età differenti generalmente li risolve attraverso lo sviluppo di abilità psicosociali.
Secondo Erikson lo sviluppo avviene attraverso il superamento di eventi specifici nel corso di ampie fasi di età: è necessario quindi superare ogni stadio con successo affinché la tappa successiva non presenti maggiore difficoltà.

Le fasi sono:
-DALLA NASCITA A UN ANNO: fase del conflitto tra fiducia e sfiducia
-DA 1 A 3 ANNI: fase del conflitto tra autonomia o vergogna e dubbio
-DA 3 A 6 ANNI: fase del conflitto tra iniziativa e sensi di colpa
-DA 6 A 12 ANNI: fase del conflitto tra operosità e sentimento di inferiorità
-ADOLESCENZA: fase del conflitto tra identità e confusione dei ruoli
-GIOVINEZZA: fase del conflitto tra intimità e isolamento
-MATURITA': fase del conflitto tra generatività e stagnazione
-SENILITA': fase di conflitto tra integrità dell'io e disperazione

venerdì 5 aprile 2019

SOCIOLOGIA

DAL NOVECENTO AI GIORNI NOSTRI
LA MIGRAZIONE DELLA SOCIOLOGIA IN AMERICA
LA RICERCA APPLICATA 
la sociologia è nata in Europa, tuttavia uno dei terreni di sviluppo più fertili è stata l'America, dove dai primi anni del novecento sono stati registrati i progressi più significativi. La sociologia statunitense si è resa autonoma da quella Europea quando ha iniziato a caratterizzarsi come ricerca applicata alla soluzione dei problemi concreti che insorgono nella società industriale. Gli autori europei hanno affrontato problematiche di carattere generale, legate al grande mutamento sociale provocato dall'industrializzazione: il sistema di produzione, le forme di "solidarietà" sociale, l'azione sociale, il processo di secolarizzazione; però la società ha avuto problemi più pratici e urgenti. Furono appunto i sociologi statunitensi a condurre per primi delle indagini finalizzate alla comprensione e alla soluzione di questi problemi (vita nei quartieri periferici, cultura degli immigrati,...). Caratteristico della sociologia statunitense è sempre stato un atteggiamento meno teorico rispetto alla sociologia Europea.

CHICAGO, UNA CITTÀ-LABORATORIO
Lo sviluppo urbano e quello industriale sono imponenti e l'immigrazione è uno dei nodi centrali che le amministrazioni locali e quelle centrali si trovano a dover sciogliere. A Chicago tra il 1871-1892 la popolazione cresce del 300% e a a causa di questo ci sono delle ripercussioni sul piano sociologico.

giovedì 4 aprile 2019

SOCIOLOGIA

LA SCUOLA DI CHICAGO
In questo contesto storico la scuola di Chicago assume particolare rilievo, grazie all'originalità e costanza con cui si dedicò a tematiche che fino ad allora nessuno aveva considerato di rilevanza scientifica.
Tipico di questa scuola fu un approccio ecologico ai problemi sociali. Gli autori sostennero che gli abitanti di un centro urbano sono tesi a competere con gli altri per sopravvivere e che trionfa chi si adatta meglio alla nuova situazione.
Al contrario, gli studiosi del Dipartimento di sociologia, si avvicinarono ai problemi con una sensibilità e una strumentazione concettuale etnografiche, recandosi sul posto e raccogliendo testimonianze in prima persona.
 La sociologia dunque inizia in questo periodo a proporsi come strumento a disposizione dell'amministratore pubblico.  
 

WILLIAM THOMAS, FLORIAN ZNANIECKI E IL CONTADINO POLACCO
La più famosa tra le ricerche maturate nel contesto della scuola di Chicago è quella sorta da william Thomas e Florian Znaniecki su il contadino polacco in Europa e in America.
In quegli anni la migrazione dei polacchi in America e in alcuni stati dell'Europa aveva raggiunto dei livelli molto alti tali che era considerata un problema sociale rilevante. Essi studiarono il fenomeno indagando soprattutto sulle cause e le conseguenze degli atteggiamenti e dei comportamenti di chi vi era coinvolto.
 Infine affermarono che la causa di un fenomeno sociale o individuale è la combinazione dell'uno e dell'altro.

PSICOLOGIA

LA MATURITA' 
 
 UNA FASE FLESSIBILE, TRA CRISI E NUOVE SFIDE
 La mezza età è quel periodo che si colloca al centro dell'età matura.
Questo periodo rappresenta un momento di crisi a causa della diminuzione delle opportunità, infatti per delle donne o degli uomini adulti tutto sembra essere già stato raggiunto.
Una persona di mezza età ha assunto già decisioni importanti ed è più portata a fare bilanci sul passato. Essa è vissuta come un periodo di rallentamento da parte di molti, ma al contrario altre persone la vivono come una nuova sfida.
 
LA SINDROME DEL NIDO VUOTO
I motivi dei cambiamenti che si verificano nel corso della mezza età riguardano la definitiva uscita di casa dei figli e la morte dei genitori. Si realizza così la sindrome del nido vuoto, che colpisce molti genitori nella tarda età. I genitori possono reagire in modi diversi come ad esempio tramite la reazione depressiva, oppure si possono verificare delle crisi coniugali, in quanto viene a mancare un possibile e utile mediatore, il figlio. In altri casi invece può verificarsi un avvicinamento della coppia.

venerdì 15 febbraio 2019

ANTROPOLOGIA

MALINOWSKI

WHAT IS CULTURE?

Per Malinowski la cultura è un secondo ambiente: un complesso di istituzioni, idee, tecniche, credenze degli esseri umani creano per rispondere ai bisogni fondamentali della loro vita. Queste creazioni corrispondono a una serie di norme, quali possono essere l'economia, la parentela, l'educazione, la politica ecc. Tutte queste attività danno vita a degli imperativi
strumentali, nel senso che gli esseri umani devono comportarsi in alcuni modi piuttosto che in altri, per adeguarsi alle aspettative sociali. Vi sono gli imperativi integrativi, che consentono appunto di integrare i comportamenti in vista si uno scopo. Tali imperativi sono la religione, la magia e la conoscenza, ognuna delle quali dà risposte a problemi differenti.

SOCIOLOGIA

VILFREDO PARETO Vilfredo Pareto ha svolto delle ricerche sui fattori che rendono non-logiche la maggior parte delle azioni umane cons...